La nostra chiesa

Breve storia della Chiesa Ortodossa “Protezione della Madre di Dio”
già chiesa dei santi Simone e Giuda del Candiano di Ravenna

L’idea di avere una chiesa dove officiare a Ravenna per i cristiani ortodossi presenti in quella città è un’idea che ha attraversato negli anni la mente di molti sacerdoti ortodossi in Italia. Ravenna non solo era sede di una piccola comunità di immigrati ma soprattutto è nell’immaginario collettivo la città italiana “ortodossa” per eccellenza dato il suo importante passato storico di capitale dell’Impero Romano e sede dell’Esarcato di cui rimangono importanti vestigia nei mosaici delle sue chiese storiche.

L’idea comunque si era sempre arenata nella difficoltà di reperire un adatto luogo di culto nonostante il meritorio interessamento anche da parte dell’amministrazione comunale. Vari decenni fa l’allora parroco di Bologna, l’indimenticabile archimandrita Mark M. Davitti, aveva notato una chiesa sconsacrata e chiusa al culto nella zona del Candiano, aveva chiesto informazioni ma tutti gli avevano detto che non era possibile usufruirne. Intorno agli anni 2008/2009 l’intero complesso, chiesa e canonica, fu venduto dalla Curia ravennate ad un costruttore il quale desiderava ricavare un condominio nella ex-canonica e una sala da ballo nella chiesa. Il padre Marco con la sua tenacia toscana si ripresentò per l’acquisto. Il costruttore chiese una somma molto elevata per la vendita, direi una somma inarrivabile per le tasche del sacerdote. Fu allora che però entrò in campo una forza e una potenza che nessuno poteva immaginare: le preghiere di tutti i cristiani ortodossi fedeli al patriarcato di Mosca presenti in città e provincia. Le preghiere dei fedeli e la vigilanza della Soprintendenza alle Belle Arti di Ravenna impedirono al costruttore di realizzare una sala da ballo nella chiesa e fecero naufragare anche gli altri progetti ulteriori. Il prezzo della chiesa si abbassò notevolmente e così il buon padre Marco utilizzò un po’ dei suoi fondi personali e un po’ dei soldi della parrocchia ortodossa san Basilio di Bologna per tentare l’acquisto della ex-chiesa dei santi Simone e Giuda. La cosa si realizzò e si concretizzò tra il primo e il secondo semestre dell’anno 2009.

Ricordo come fosse oggi che il padre Marco fu chiamato da un amico notaio il quale aveva fissato la stipula per il 2 luglio 2009, il padre Marco pieno di gioia mi chiamò e mi disse: “Guarda sul calendario che santo è il 2 luglio dobbiamo ringraziarlo, fargli un’icona nella nuova chiesa, il notaio mi ha chiamato ora e mi ha fissato la stipula per quel giorno.” Guardai subito e rimasi a bocca aperta, il Signore nostro Dio nella sua infinita misericordia ci parla attraverso piccoli episodi, il 2 luglio la Chiesa Ortodossa Russa festeggia il santo apostolo Giuda Taddeo, proprio il santo a cui era dedicata la chiesa precedentemente. Un caso? Solo gli stolti credono nel caso i saggi vedono in questi avvenimenti la manifestazione della Provvidenza Divina.

Il 12 luglio, festa nel calendario ortodosso dei santi corifei degli apostoli Pietro e Paolo, ci fu la celebrazione della prima funzione ortodossa. La chiesa e l’altare per la celebrazione eucaristica furono benedetti dallo stesso archimandrita Mark nel corso di una solenne funzione, la nuova chiesa ortodossa fu dedicata alla “Protezione della Madre di Dio” una festa che si celebra il 14 ottobre in ricordo di un grande miracolo avvenuto a Costantinopoli. A suggellare la consacrazione ci pensò l’arcivescovo Innokentiy che nella vista pastorale del 18 ottobre dello stesso anno celebrò per la prima volta la Divina Liturgia pontificale ordinando sacerdote il padre Sergey Averin, attuale viceparroco, credo che quella ordinazione fosse la prima ordinazione sacerdotale ortodossa a Ravenna dai tempi dello scisma del 1054 fra cristiani ortodossi e romano cattolici.

Da allora la chiesa è stata abbellita, la cosa più appariscente per chi arriva dalla darsena è la cupola dorata fatta arrivare direttamente dal monastero di Pochaev in Ucraina, essa ha avuto un grande risalto a livello cittadino andando a finire anche sul giornale e su un canale televisivo via web. Ultimamente ho sentito varie persone chiedermi: “Lei è parroco alla chiesa con la cupola dorata?” ed ho capito che la dizione “chiesa dalla cupola dorata” è diventata comune fra i ravennati che danno indicazioni stradali.

Quando acquistammo la chiesa non ci rendevamo conto di quanto essa fosse importante e famosa, praticamente è stata una delle prime nel nuovo quartiere del Candiano e quindi raccoglieva negli anni passati numerosi parrocchiani della prima periferia ravennate, quante persone sono venute a visitarla e ci hanno detto: mia moglie è stata battezzata qui, sono passato alla Comunione in questa chiesa, ci siamo sposati qui, siamo contenti che sia tornata a essere un luogo di culto.

Come dicevo dal 2009 ad oggi sia l’esterno che l’interno sono stati abbelliti notevolmente: si è posta una tettoia dorata all’ingresso, si è costruita l’iconostasi in legno scolpito e sono state portate dalla Moldavia numerose icone dipinte da 2 fratelli famosi nel mondo ortodosso per la loro maestria di iconografi, si è fatto arrivare un nuovo altare dorato da Sofrino (una città in Russia dove si confezionano oggetti sacri), il candelabro a sette bracci, un altare per la commemorazione dei defunti e numerose altre suppellettili che sono utilizzate nel culto cristiano ortodosso come il nuovo lampadario e il horos un lampadario dorato circolare con le icone delle 12 grandi feste ortodosse. Confidiamo piano piano di riuscire ad affrescare completamente il tempio con dipinti in stile bizantino, in modo tale che sia evidente la continuità di Fede e di stile iconografico fra gli antichi mosaici ravennati e la chiesa ortodossa attuale.

Attualmente le funzioni sono regolari e i parrocchiani fervorosi, sono molto contento della comunità, di coloro che prestano servizio alla cura della chiesa e del nostro piccolo coro che egregiamente svolge il suo servizio liturgico.

Molti mi chiedono se la chiesa sia visitabile e frequentabile anche da chi non appartiene alla confessione cristiana ortodossa. Ovviamente la chiesa è un luogo pubblico aperto a chiunque, può essere visitato con discrezione quando ci sono le funzioni, ma ancora di più è visitabile quando è aperta o in altri orari previo appuntamento. Ho notato che ultimamente mi si richiede con frequenza la sua visitazione da parte di scolaresche e turisti in visita alla città.

Mi piacerebbe incontrare chi da giovane frequentava la chiesa quando ancora era tempio romano cattolico per vedere le fotografie di come era allora e per sapere quali santi vi fossero venerati, spesso ai visitatori ravennati chiedo se si ricordano i nomi dei parroci precedenti e si ci fossero stati eventi importanti legati alla parrocchia. Proprio a causa dell’antica dedicazione ai santi apostoli Simone e Giuda Taddeo il padre Marco volle far dipingere una bella icona dei due santi che ora si trova di fianco a quella dei santi martiri Apollinare e Vitale nella parete destra per chi entra. La dedicazione a “Protezione della Madre di Dio” è sempre dovuta al padre Marco al quale dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta negli Stati Uniti d’America fu affidata una parrocchia dedicata appunto a questa festa ortodossa. Egli mi disse che desiderava ardentemente dedicare la chiesa alla Madre di Dio perché nell’iconografia essa è molto simile alla Madonna Greca protettrice di Ravenna e anche perché gli piaceva l’idea di iniziare e finire la sua vita da parroco in due parrocchie che portavano la stessa dedicazione. Solo qualche mese dopo, grazie al nostro lettore Andrea, ci accorgemmo che il piazzale dietro la chiesa è chiamato piazzale delle Vlacherne, anche questo è un fatto curioso la chiesa delle Vlacherne a Costantinopoli era quella in cui si ricordava il grande miracolo della “Protezione della Madre di Dio”  e dove veniva custodita la cintura della Madonna. Anche in questo avvenimento si può vedere la volontà di Dio che ha voluto una chiesa ortodossa a Ravenna in quel posto e con quella dedicazione. Come detto sopra niente avviene per caso ma tutto secondo la Divina Provvidenza.

Attualmente la chiesa è ben inserita nel contesto urbano e sociale della città, i cristiani ortodossi sono conosciuti per essere dei grandi lavoratori che mai hanno dato problemi di ordine pubblico, la comunità è molto stimata e conosciuta. I rapporti con la Curia ravennate sono molto buoni e preghiamo Dio che si mantengano sempre così, tra gli amici più cari abbiamo alcuni parroci delle parrocchie romano cattoliche vicine e sicuramente le nostre amate sorelle del monastero carmelitano. Nella chiesa esiste un piccolo gruppo di fedeli dedito alla carità che raccoglie generi di prima necessità per le famiglie meno abbienti, come anche vestiti che vengono spediti in vari monasteri in Ucraina e Moldavia dove ci si prende cura di bambini orfani e degli anziani abbandonati. Alcuni aiuti sono stati portati alle popolazioni sofferenti per il conflitto in Ucraina.

Crediamo e speriamo che si possa collaborare sempre più e sempre meglio con le associazioni e circoli cittadini per la promozione umana e sociale e siamo sempre aperti a iniziative che abbiano tali scopi. Il nostro indirizzo credo ormai sia noto a tutti, per trovarci basta entrare nella “chiesa dalla cupola dorata”.

Gloria a Dio per tutto!

ieromonaco Serafim (Valeriani)
rettore e parroco

 Chiesa Ortodossa “Protezione della Madre di Dio” del Patriarcato di Mosca.

Ravenna – via Candiano 33 (piazza d’Armi)
tel: +39 328 2323429

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