Festa di Sant’Apollinare e dell’icona della Madre di Dio di Počaev

Cari fratelli e sorelle, Domenica 23 luglio (5 agosto del calendario civile), la Chiesa Ortodossa ha celebrato la memoria dell’icona miracolosa della Madre di Dio di Počaev e del santo ieromartire Apollinare, primo vescovo di Ravenna. Proprio a Ravenna, presso la Chiesa “Protezione della Madre di Dio” del patriarcato di Mosca, per la prima volta in una chiesa ortodossa dai tempo dello scisma, è stata celebrata la memoria liturgica di Sant’Apollinare, con l’inserimento nell’officiatura del mattutino, del Canone del santo, accanto a quello domenicale e a quello della Madre di Dio di Počaev. Questo canone è stato trovato quasi per caso 3 anni fa, presso la Biblioteca Classense di Ravenna, dal lettore Andrea Della Lena Guidiccioni, all’interno di un volumetto del 1989, che contiene anche la Passio del santo in latino, edito da Valleripa. In questo libello è appunto riportato il testo greco del canone, scritto circa mille anni fa da San Bartolemeo il giovane, cofondatore dell’abbazia di Grottaferrata, (monastero di rito bizantino non lontano da Roma, fondato nel 1004, cinquant’anni prima dello scisma) e la traduzione in italiano del canone, a cura dalla Piccola Famiglia della Risurrezione, che è stata utilizzata nel mattutino di domenica scorsa. Il canone è completo di Kathisma dopo la terza ode e di Kondakion e Ikos dopo la sesta, per cui è stato possibile cantare il Kondakion di Sant’Apollinare anche alla Divina Liturgia (tradotto in slavo ecclesiastico dal lettore Andrea.). Al termine della Liturgia, il celebrante, arciprete Ion Bătrînac, con i fedeli della parrocchia della Protezione della Madre di Dio, sono andati in processione fino alla Cattedrale romano cattolica della Risurrezione di Ravenna, dove, grazie all’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, hanno potuto celebrare un piccolo Moleben e venerare le sante reliquie di Apollinare, che riposano sotto l’altare maggiore.

 

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